lunedì 18 febbraio 2008

Pomeriggio di filosofia al femminile venerdi alla Libreria Gilgamesh.
La bravissima Stefania Tarantino, ricercatrice presso l'Istituto italiano di scienze umane, ha parlato del suo libro Libertà in formazione.
La prima cosa che ha detto è stata secondo me la più importante. Ha raccontato che il suo interesse per le due filosofe trattate nel libro, Maria Zambrano e Jeanne Hersch, è nato proprio dalla ricerca di un pensiero filosofico al femminile. In effetti, se nella letteratura non è facile trovare voci femminili interessanti, nella filosofia il panorama è quasi completamente dominato dal pensiero maschile.
E leggere l'opera della spagnola Maria Zambrano ci immette immediatamente in un universo di pensiero "altro". Tutti gli scritti sono percorsi da una vena ironica e contemporaneamente sangigna.
Zambrano, infatti, diceva: "il logos che scorre nelle viscere" oppure "Il pensiero, a quanto sembra, tende a farsi sangue. Per questo pensare è cosa tanto grave".
Come Maria Zambrano, anche Jeanne Hersch era prima scrittrice e poi filosofa. Il suo ambiente fu quello in cui nacque anche il pensiero di Hanna Arendt. Jeanne Hersch diede importanti contributi all'interpretazione della modernità e guardò sempre con curiosità le nuove tecnologie.
Stefania Tarantino, considerata una delle massime studiose delle due figure citate, coadiuvata da Filippo Silvestri
ha avuto il grande merito di avvicinare anche un pubblico di non esperti a questi argomenti filosofici.
L'incontro è stato voluto ed organizzato dall'associazione Terra e Parola e in particolare da Enrica Strina.

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