domenica 13 marzo 2005

"Volontari di parte" di Gianni Liviano

Il Convivio - Presidio del Libro di Taranto
e la libreria Gilgamesh - Via Oberdan 45/A - TA

Domenica 13 marzo 2005 ore 18.30

ospitano
Gianni Liviano

che presenta il suo libro
Volontari di parte
Un’esperienza di impegno nel sociale
Introduzione di Alex Zanotelli

moderatrice: dott.ssa Elena D’Armento - sociologa

Il libro affronta l’analisi di un decennio cruciale per la decadenza sociale che ha caratterizzato la città di Taranto (’89-’98). Lo fa privilegiando un approccio che guarda le cose dalla prospettiva della gente umile e delusa, la gente povera e dimenticata persino da quelle istituzioni create per farsene carico morale e materiale. Fulcro della narrazione è l’esperienza di un gruppo di giovani, calati profondamente in quella realtà, desiderosi di altro oltre le frequentazioni parrocchiali, che diedero vita al gruppo delle “Sentinelle”. Il libro ne esalta l’ importante e pregnante esperienza pastorale, durante la quale sono emerse al loro interno due anime, quella più tipicamente religiosa e un’altra più laica.

Giovanni Liviano (Gianni) nasce a Martina Franca nel 1965 ma vive a Taranto da sempre. Laureato in Economia e Commercio esercita l’attività di commercialista, pur continuando a “sognare di fare altro”. E’ stato consigliere comunale e rappresentante laicale della commissione episcopale italiana per le missioni.
E’ genitore affidatario e adottivo, attivo da sempre nell’ambito sociale tarantino.

Elena D’Armento, tarantina, sociologa e giornalista professionista, da sempre impegnata nell’ambito culturale. Esperta di cinema, è socio fondatore del Cinecircolo Casalini, il più antico di Taranto. Attenta alle problematiche sociali, tra le tantissime esperienze si evidenzia una significativa pratica di diversi anni di volontariato nel carcere di Taranto, dove ha partecipato ad un prezioso progetto di riabilitazione e rieducazione di carcerati nell’ambito del quale ha promosso un corso di “educazione alla lettura”.

Per volontà dell’autore, acquistando questo volume si contribuisce alle attività della baraccopoli di Korogocho.

La partecipazione è libera.

"Il gruppo di lettura si crea di volta in volta nel nome della passione per i libri; i partecipanti potranno proporre a loro gradimento libri, articoli, recensioni e la lettura di brani significativi per condividerne il piacere".

mercoledì 9 marzo 2005

"Le figlie di Federico" di Enzo Quarto

Mercoledi 09 marzo 2005 ore 18.00

Il CREST e Il Convivio -Presidio del libro di Taranto
presentano:

Enzo Quarto. "Le figlie di Federico" - Edizioni Besa


presso Libreria Gilgamesh. Via Oberdan 45 Taranto. Tel 099 4538199

È l’alba del 13 dicembre 1250. Sono passate solo poche ore dalla morte di Federico II di Hohenstaufen avvenuta a Castel Fiorentino, vicino Lucera. Il resoconto, partecipe e accurato, di un immaginario cronista del XIII secolo ci riporta a quella giornata, confusa e frenetica, in cui la chiassosa solerzia dei funzionari di corte si contrappone alla muta tristezza delle due figlie di Federico: Maryam, fanciulla musulmana adottata dall’imperatore – storicamente mai esistita – e Violante, figlia illegittima cresciuta in un convento di suore.Le figlie di Federico è un romanzo che dà un’idea della vita quotidiana, degli amori, degli usi e costumi di un’epoca. È soprattutto un viaggio nella condizione femminile del 1200, sullo sfondo della Puglia, terra d’incontro di culture e pensieri comuni a tutti i popoli del Mediterraneo.Ma il protagonista incontrastato di questo romanzo è Federico, Federico tiranno, Federico uomo, Federico padre, con la sua etica discutibile e la sua sensualità esasperata. C’è in lui la sintesi perfetta dei suoi tempi, tempi di barbarie licenziosa e di inibizione per l’arte e la poesia.

mercoledì 2 marzo 2005

Omaggio a Tiziano Terzani

Mercoledi 02 marzo 2005 ore 17,30

Presso il Cinecircolo Casalini (Via Plateja 142 Taranto)

Peace Link e TarantoSociale
organizzano

Omaggio a Tiziano Terzani

Verrà proiettata una intervista e stralci del film "Un kamikaze della pace"
Ingresso libero

Nato a Firenze nel 1938, Tiziano Terzani era una delle voci più limpide e originali del nostro panorama letterario, un profondo conoscitore del continente asiatico e uno dei giornalisti italiani di maggior prestigio a livello internazionale. Cronista e scrittore, è stato autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo. Da anni era uno dei collaboratori di punta del Corriere. Nel 1971 era diventato corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. E' vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. Nel 1994 si era stabilito in India con la moglie Angela Staude, scrittrice, e i due figli.
Molti i suoi libri: già nel 1973 pubblica «Pelle di Leopardo», dedicato alla guerra in Vietnam. Nel 1975 è uno dei pochi giornalisti che resta a Saigon e assiste alla presa di potere da parte dei comunisti; da questa esperienza nasce «Giai Phong! La liberazione di Saigon» (1976), che verrà tradotto in varie lingue. È fra i primi cronisti a tornare in Cambogia, a Phnom Penh, dopo l'intervento vietnamita: racconta il suo viaggio in «Holocaust in Kambodscha» (1981). Il lungo soggiorno in Cina, conclusosi con l'arresto per «attività controrivoluzionarie» e con l'esplusione, gli fa scrivere «La porta proibita» (1985). Sul crollo dell'impero sovietico pubblica «Buonanotte, Signor Lenin» (1992). Seguono «Un indovino mi disse» (1995), cronaca di un anno vissuto come corrispondente in Asia senza mai prendere aerei: il libro diventa un bestseller, a cui fa seguito «In Asia», pubblicato nel '98. Nel '97 Terzani ha vinto il prestigioso «Premio Luigi Barzini all'inviato speciale». Quest'anno, in marzo, era uscito l'ultimo suo libro, «Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo», edito da Longanesi. Un testo molto coraggioso: l'origine e lo spunto del libro sono la scoperta dell'autore di avere un tumore. E' l' inizio di un lungo viaggio alla ricerca di aiuto attraverso civiltà lontane e diverse, ma non solo. Come scrive Terzani «a pensarci bene, dopo un po' il viaggio non era più in cerca di una cura per il mio cancro, ma per quella malattia che è di tutti: la mortalità». Si è spento lo scorso 28 luglio all'età di 66 anni.
 
Copyright 2010 Libreria Gilgamesh. Blog curato da Massimo Prontera Architetto Blogger Templates create by Deluxe Templates. WP by Masterplan