BRIANZA VIGILA, BOLIVIA SPERA

Venerdi 21 aprile 2006 ore 20,45
presso la Libreria Gilgamesh
Via Oberdan 45 - Taranto

COSIMO ARGENTINA, già autore di "Cuore di Cuoio"
presenta il suo nuovo romanzo:

Brianza vigila, Bolivia spera

Brianza Vigila, Bolivia Spera” è un giallo stravagante, una galleria di personaggi tragicomicamente mostruosi, una vena d’umorismo feroce e irresistibile, in questo romanzo l’autore mette impietosamente a nudo il lato oscuro del profondo nord produttivo, cavalcando l’onda della più caustica eccentricità.
Grotteschi, sguaiati, imbarazzanti, i protagonisti del romanzo sono una madre e un figlio, titolari, nel cuore della Brianza, di un’improbabile agenzia di investigazioni private chiamata a risolvere il mistero della sparizione di alcune prostitute. La loro assoluta goffaggine impallidisce, comunque, al confronto di ciò che affrontano nella loro folle avventura: la meschinità crassa e sconfinata del potere, che si mescola con la più infima criminalità ed emerge in tutta la sua ridicolaggine nelle pose schwarzeneggeriane dei vigili, nel menefreghismo idiota della comunità, negli atteggiamenti da piccoli monarchi degli amministratori e nell’ipocrisia spaurita dell’opposizione e dei presunti intellettuali.
Fra incredibili colpi teatrali e situazioni di ordinario squallore, allestendo un ben poco velato parallelo con alcune incerte ex dittature sudamericane, Argentina usa il razzismo strisciante, la malavita, lo sfruttamento e l’ignoranza come misure deliberatamente esasperate per riflettere, ridendo, su realtà e identità territoriali forse poco note, ma paurosamente rappresentative delle derive culturali dell’Italia contemporanea.

DIECIMILA E CENTO GIORNI

Giovedi 20 aprile 2006. ore 19,00

la Libreria Gilgamesh
Via Oberdan 45 - Taranto
e Giuse Alemanno
presentano

Diecimila e cento giorni
di Claudio Martini

Cosa lega l’Italia attuale con il Perù della fine degli anni ’70, con il Nicaragua degli anni ’80, con il Messico dei primi anni ’90, con la tragedia del Kosovo nel ’99? Cosa lega la vicenda di Riccardo, impiegato cinquantenne affetto da bulimia, solitudine e attacchi di panico con l’esistenza di Fatima, profuga kossovara, sfuggita alla «pulizia etnica» della sua terra e approdata in Italia dove conduce una vita marginale e senza speranza? Cosa lega il percorso di Consuelo, giovane donna dell’alta borghesia di Lima innamorata della vita e della poesia con quello di uno studente che milita nel movimento del ’77 a Bologna e decide di abbandonare l'Europa per dirigersi in America Latina? La ricerca di un significato, la speranza di una vita più vicina ai propri desideri, la ribellione a un destino di povertà spirituale e materiale? Il romanzo dipana queste storie in un arco di tempo ampio, i ventisette anni compresi tra il 1977 e il 2004, i diecimila e cento giorni del titolo, con una scrittura fluida e coinvolgente, intersecando vicende private con eventi collettivi di portata epocale. Un atto di amore nei confronti di coloro che resistono all’indifferenza «che cinge l’Italia e il mondo intero come una gigantesca cappa di afa».

CLAUDIO MARTINI nasce a Taranto nel 1954 e si trasferisce a Torino con la famiglia nel 1956. Psicologo, ha lavorato a lungo in America Latina. Dal 1993 è dirigente psicologo nella ASL N°3 di Torino, presso l’Unità Operativa Autonoma Tossicodipendenze. È attualmente in servizio nel Centro di Valutazione della Regione che gestisce i progetti di valutazione della qualità dei servizi tossicodipendenze.Ha pubblicato quattro libri di saggistica nel campo della ricerca sociale e dei movimenti di alternativa alla psichiatria, di cui uno in spagnolo, nonché numerosi saggi scientifici e la raccolta di racconti brevi Sguardi (2004).

Ingresso libero e gratuito

ALDO MARTURANO E IL MEDIOEVO RUSSO

Martedi 04 aprile 2006 ore 18,00
presso la Libreria Gilgamesh
via Oberdan 45 Taranto

incontro con
Aldo Marturano
cultore di Storia del medioevo (in particolare russo)

presenta Gianluca Lovreglio

Aldo Marturano, figlio del famoso poeta dialettale tarantino Diego Marturano, vive da molti anni fuori dalla nostra città, nella quale torna martedi appositamente per presentare i suoi studi relativi alla storia medievale, ed in particolare al processo di formazione dello stato russo.
Al proposito ha scritto diversi testi, indirizzati al grande pubblico e non necessariamente agli "addetti ai lavori".

ALDO MORO

Domenica 2 aprile 2006. ore 18,00
presso la Libreria Gilgamesh
Via Oberdan 45a. 74100 Taranto
tel 099 4538199

presentazione del libro
Aldo Moro. L'ingrata ed iniqua sentenza della DC
di Salvatore Savoia
ed. Dellisanti

Nel 90° anniversario della nascita dello statista di Maglie, il libro si propone di recuperare il pensiero di quello che probabilmente è stato l’ultimo vero politico che l’Italia democratica abbia avuto, soprattutto in un periodo in cui avanzano semplificazioni e mistificazioni.
Attraverso l’analisi delle lezioni di Filosofia del Diritto tenute da Aldo Moro all’Università degli Studi di Bari negli anni accademici 1944/45 e 1946/47, si cerca di dimostrare come il presidente della D.C. nelle lettere scritte dalla “prigione del popolo” abbia cercato di difendere la sua dottrina. Moro pone l’uomo al di sopra dello Stato; i fautori della “linea della fermezza”, secondo l’insegnamento hegeliano, ponevano, invece, lo Stato al di sopra dell’uomo. Il libro contiene, dunque, alcuni riferimenti al pensiero di Aldo Moro, nella convinzione che soltanto attraverso il recupero della Sua figura ci si potrà riappropriare di quel patrimonio di valori e di princìpi universali che sono alla base di una comunità pluralistica e democratica.
In appendice al volume, l’intervista all’on. Domenico Maria Amalfitano, moroteo, parlamentare dal 1976 al 1992, più volte Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione, testimone di quella tragedia che ha cambiato la storia dell’Italia democratica.

Ingresso libero e gratuito. Graditi gli interventi spontanei.